TOUR SARDEGNA
Alla scoperta della meravigliosa isola del Mediterraneo.
Tra le sue meraviglie, la Sardegna offre al visitatore i complessi nuragici sparsi su tutto il territorio. Non è facile fare un elenco di tutte le meravigliose bellezze che la Sardegna offre. Alcune delle meraviglie che è possibile assistere vi sono: l'Arcipelago della Maddalena e le sue "sette sorelle", l'Isola di Caprera, l'Isola di Budelli caratteristica per la sua incantevole spiaggia Rosa. Sulla costa nord-occidentale della Sardegna, di fronte al Parco Naturale dell'Asinara, possiamo trovare una delle località turistiche più famose: Stintino. Questa piccola città di mare, offre infinite possibilità di svago, dal golf alle escursioni e alle immersioni subacquee e dal ciclismo all'equitazione.
Scopri la Sardegna
Visitare Barumini e il suo territorio significa andare alla scoperta di un mondo ricco di storia e tradizione. Una tra le più importanti testimonianze di questo glorioso passato è l'area archeologica Su Nuraxi. Essa presenta una stratificazione di duemila anni, ed è costituito da un nuraghe complesso, un bastione con una torre centrale e quattro angolari e da un labirinto di 50 capanne, pozzi e cisterne. Del “Bronzo finale” sono le capanne a pianta circolare con tetti conici, tipologia di abitazioni che rappresentano un unicum per complessità. La più significativa è la capanna delle riunioni, dove sono stati trovati vasi, ornamenti, utensili, armi e immagini votive. Sulle rovine dell'antico villaggio alla fine della civiltà nuragica, sorse un agglomerato con tecniche e arredi di una società all'avanguardia. Barumini si è arricchito negli anni Novanta di un altro nuraghe complesso, su Nuraxi 'e Cresia, residenza di baroni aragonesi costruita a metà '500 sopra l'edificio nuragico.
Tharros è un sito archeologico della provincia di Oristano. La città si trova nella propaggine sud della penisola del Sinis che termina con il promontorio di capo San Marco. L'area è attualmente un museo all'aria aperta e gli scavi vanno avanti portando alla luce maggiori notizie sul passato di questa città. Ciò che è possibile vedere risale soprattutto al periodo della dominazione romana o della prima cristianità. Tra le strutture più interessanti vi sono il tophet, le terme, le fondamenta del tempio e una parte dell'area con case e botteghe artigiane. La maggior parte dei manufatti ritrovati durante gli scavi sono visibili presso: Il Museo archeologico nazionale di Cagliari; L'Antiquarium arborense il quale conserva reperti archeologici provenienti dalla zona e dalla città di Tharros; il museo archeologico comunale Giovanni Marongiu, ospita un'ampia raccolta di reperti archeologici che ci consentono di ripercorrere la millenaria storia della penisola del Sinis.
Adagiato nell'estremo lembo nord-occidentale della Sardegna, Stintino si protende verso l'Asina. Proprio lì, dove la sfiora, mostra il suo capolavoro, La Pelosa: fondale limpido e bassissimo per decine di metri, sabbia candida e impalpabile, abbagliante e placido mare con tutte le tonalità dell'azzurro. Accanto alla 'sorella maggiore', c'è la Pelosetta, chiusa da un isolotto sovrastato da una torre aragonese, simbolo della Pelosa. Il territorio stintinese è un lembo di terra tra due mari. A ovest il suggestivo 'mare di fuori', con costa alta e frastagliata alternata a calette di sabbia e ciottoli: da Capo Falcone, sino a Cala del Vapore, attraverso Valle della Luna e Coscia di donna. A est il 'mare di dentro', all'interno del golfo: costa bassa e riparata che dalla Pelosa, passando per L'Ancora e gli scogli di Punta Negra, arriva sino ai sassolini bianchi e tondi del lungo litorale de Le Saline ed Ezzi Mannu. In mezzo un'oasi naturale con stagni, dove vivono airone rosso, garzetta e martin pescatore.
Castelsardo è un borgo medievale situato nella Sardegna del Nord, sul Golfo dell'Asinara. Vi sono scorci di notevole bellezza che si caratterizzano per le rocce calcaree che formano altipiani e tavolati. Castelsardo pare sospeso tra cielo e mare, aggrappato alla roccia ma in equilibrio a mezz'aria, quasi a volersi librare in volo verso l'eternità. Scrigno di tesori inestimabili, tripudio di tradizioni, custode di riti è un luogo incantevole in cui riscoprire la semplicità di cielo, acqua e terra, accompagnati dai sapori della sua rinomata cucina e dai profumi di un territorio ricco di bellezze naturali e paesaggistiche. Lasciatevi trasportare dalla brezza marina che sale dal Porto di Frigiano con la sua torre cinquecentesca fino alle antiche chiese e ai palazzi storici del borgo, sede di mostre ed esposizioni. Nel dedalo di viuzze fiorite, tra botteghe artigiane, ristoranti tipici e basse casette colorate, andate alla ricerca delle donne che sull'uscio delle loro case intrecciano i tipici cestini sardi.
L'Arcipelago della Maddalena si trova nella costa nord-settentrionale della Sardegna, al largo della Costa Smeralda. Costituito da 7 isole maggiori e da diversi isolotti minori, bagnati da un mare meraviglioso e trasparente. Tra le isole maggiori, Caprera è diventata famosa per aver ospitato Garibaldi durante il suo esilio: la sua casa è oggi una casa museo aperta al pubblico. L'Arcipelago della Maddalena è stato dichiarato Parco Nazionale nel 1994 ed è sicuramente una delle zone più belle e incontaminate della Sardegna. Le numerose spiagge e calette dell'Arcipelago sono note per la loro limpidezza e molto apprezzate dai turisti, sia italiani che stranieri. Cala Corsara è considerata una delle più belle: si trova nell'Isola di Spargi ed è caratterizzata da una spiaggia bianca finissima e da un mare cristallino. La Spiaggia Rosa, nell'isola di Budelli, è senz'altro la più affascinante: prende nome dal caratteristico colore rosa della sabbia.
La grotta cela al suo interno una colonna stalagmitica alta circa 38 metri misurata Ispinigoli non significa, "spina in gola" come erroneamente si ritrova citato in vari ambiti, bensì, il termine ha origine dal nome della località adiacente. La sala presenta una profondità di 35 metri e un diametro di circa 80 metri, come evidenziato dal rilievo consultabile nel Catasto Regionale della Cavità Carsiche, a cura della Federazione Speleologica Sarda. La base, dove insiste il percorso visitabile, è occupata da massi da crollo originatisi dai normali processi geo evolutivi. Altra particolarità di questa grotta è il cosiddetto Abisso delle Vergini, un inghiottitoio profondo circa 60 metri che collega la grotta di Ispinigoli alla Grotta di San Giovanni Su Anzu. Il nome deriva dal fatto che fu un luogo nel quale si compivano sacrifici umani ad opera delle antiche popolazioni fenicie. In realtà i monili e le ossa umane rinvenute all'interno dell'abisso sarebbero riconducibili alla Civiltà nuragica.
Sorge in una profonda dolina creata da uno sprofondamento nel cuore del monte omonimo, al confine fra i Supramonte di Oliena e di Dorgali. Il villaggio nuragico di Tiscali è composto da due agglomerati di capanne di diversa dimensione: il primo è situato al nord con quaranta capanne circolari in pietra costruite su un pendio, che fa presupporre l'esistenza di terrazze (poi crollate). Il secondo complesso è sul lato sud-occidentale, composto da circa trenta abitazioni quadrate o rettangolari. Tiscali è una delle mete più note dell'escursionismo in Sardegna. Il contesto selvaggio rende suggestivo il percorso alla scoperta di una valle nascosta nelle viscere dell'Isola. Da non perdere il villaggio-santuario di Serra Orrios, il quale comprende capanne, due tempietti e sepolture megalitiche, il complesso dell'Arvu, la 'fonderia' di Carros, tombe di Giganti e altri nuraghi. C'è infine il Civico museo archeologico di Dorgali, dedicato a testimonianze provenienti da tutto il territorio.
La spiaggia, una delle più suggestive della Sardegna, nata da una frana nel 1962 è famosa per il pinnacolo alto 143 metri che sovrasta la cala, noto anche ai rocciatori per le sue vie d'arrampicata sportiva; la più nota è la Sinfonia dei Mulini a vento. Altro elemento caratteristico della spiaggia è l'arco naturale che si apre sul lato destro della baia. In un anfratto tra le rocce all'interno della spiaggia è inoltre presente una sorgente d'acqua dolce che dal sottosuolo sfocia in mare. L'arenile è composto di piccoli ciottoli bianchi e sabbia.Goloritzé è raggiungibile via mare o con un sentiero che dall'altopiano del Golgo giunge alla cala, con un dislivello di 470 metri e circa un'ora e mezzo di cammino. Per giungere via mare sono disponibili servizi di trasporto e noleggio imbarcazioni dai vicini porti di Arbatax e Santa Maria Navarrese. Cala Goloritzé è stata dichiarata "monumento naturale" della Regione Sardegna nel 1993 e "monumento nazionale italiano" nel 1995.
La baia delle Rocce Rosse si apre a oriente nel porto di Arbatax, con un fondo di scogli bianchi e alte rocce di granito rosso, che conferiscono un aspetto unico ed affascinante. Il loro riflesso dona all'acqua un colore cangiante sul verde smeraldo. La composizione è unica al mondo, seppure altre falesie di porfido rosso punteggiano il litorale ogliastrino, come, per esempio, “Is Scoglius Arrubius”, due faraglioni alti venti metri, simbolo della magnifica spiaggia di Cea, che si estende pochi chilometri a sud. Di fronte alla spiaggetta 'rossa', c'è il mare aperto. Dietro le Rocce Rosse spicca la stupenda Cala Moresca. La spiaggia ha fondale limpido, scogli di granito, sabbia dorata e fitta vegetazione che borda la caletta. A pochi chilometri altre imperdibili spiagge: il Lido di Orrì, sedici chilometri di litorale fatto di insenature e spiaggette deserte, tra cui la splendida Cala Ginepro, la bella San Gemiliano, e il già citato paradiso tropicale di Cea, compresa nei territori di Tortolì e Barisardo.