MILANO
Alla scoperta della città milanese e dintorni.
Milano rappresenta il nostro Paese nella sua storia, diventando dal dopoguerra la città delle opportunità, la capitale italiana dell'economia, il Regno della Moda e del Design. Milano è il punto di riferimento per imprenditori, artisti e gente comune: in poche parole, Milano è il sogno americano d'Italia, un luogo da dove poter incominciare qualcosa di vero e concreto. Ogni quartiere ha giocato un importante ruolo nello sviluppo e nella storia della città, dal centro storico fino allo stadio San Siro. L'intera area è divisa in 20 zone, a differenza di altre grandi città, Milano richiede un'esplorazione minuziosa per poter raggiungere i suoi monumenti principali, a parte quelli visibili nel centro.
Luoghi da visitare
Il Duomo di Milano è il più grande edificio gotico d'Italia, realizzato nel 1393 sul disegno di Giovannino de' Grassi. Sulla cima di quest'ultima è stata posta nell'ottobre del 1774 la statua dorata della Madonnina, opera dello scultore Giuseppe Perego. La porta centrale scolpita nel 1906 da Ludovico Pogliaghi con rilievi gotico-floreali, ha come il tema le Storie della vita di Maria. Lo stile è prevalentemente gotico con l'aggiunta di elementi risalenti al periodo della Controriforma, quando prendono forma il presbiterio, l'altare maggiore, i pulpiti e alcuni altari laterali. Impressionante è l'abbondanza della decorazione: guglie, pinnacoli, un patrimonio immenso di statue, sculture e decori. La Cripta ospita la cappella di S. Carlo Borromeo, progettata da Francesco Maria Ricchino nel 1606, con l'urna di cristallo di rocca che racchiude il corpo del santo in abito pontificale. Dalle terrazze, alle quali si accede con ascensore o scale, si può ammirare tutta la città di Milano.
La Galleria Vittorio Emanuele II, fu costruita, nel 1865 dal bolognese Giuseppe Mengoni. Oggi è il luogo di transito o di sosta per incantati turisti e mostra il variegato volto della città con le sue numerose sfaccettature. La Galleria Vittorio Emanuele II è considerata una delle sedi dello shopping di lusso meneghino, qui hanno sede numerosi negozi di griffe e marchi prestigiosi, famosi caffè e ristoranti nonchè prestigiose e storiche librerie. A partire dal suo ingresso principale, il magnifico arco ci accoglie all'interno di uno spettacolo tutto meneghino; mille modi per fare sosta in questo splendido transito tra il Duomo ed il Teatro alla Scala, da proprio l'idea originaria dei progettisti che volevano una via porticata che fungesse da vetrina e da passeggiata per prendere l'aperitivo o cenare dopo l'Opera. Se passate da Milano la tradizione consiglia di fare un giro di tacco sugli attributi del toro disegnato a mosaico sul pavimento dello splendido ottagono centrale della Galleria.
Il Teatro alla Scala opera dell'architetto Piermarini, voluto dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria fu inaugurato il 3 agosto del 1778 con "Europa Riconosciuta" di Antonio Salieri. Il nome gli deriva dal luogo sul quale il teatro venne edificato, ossia dalla chiesa di Santa Maria alla Scala. La sala disposta a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi e gallerie, ha un'ottima acustica. Dal 1951, per iniziativa del direttore artistico Victor De Sabata, la Stagione della Scala si apre il 7 dicembre, giorno di Sant'Ambrogio, patrono di Milano. La Scala vede esibirsi nel corso degli anni maestri e artisti importanti come: Rossini, Donizetti, Bellini e Verdi. Ma si esibirono anche grandi voci sul palcoscenico come: Maria Callas, Renata Tebaldi, Giulietta Simionato, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Luciano Pavarotti e Placido Domingo, grandi registi come: Luchino Visconti e Franco Zeffirelli, grandi coreografi e ballerini come Leonide Massine, George Balanchine, Rudolf Nureyev e Carla Fracci.
Il Museo del Novecento offre spazi per esposizioni temporanee come: la sala focus dove vengono esposte a rotazione le opere custodite nei depositi e la sala archivi del Novecento per mostre di grafica e documenti. Le opere d'arte esposte sono appartenenti alle Civiche Raccolte d'Arte di Milano come: dipinti, statue, installazioni, ambienti, collezioni dei coniugi Antonio e Marieda Boschi Di Stefano, Melotti, Fontana, Marini, Sironi, Campigli e De Pisis. Il Museo del Novecento espone, a metà della rampa d'ingresso, il celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo "Il Quarto Stato". Da segnalare ancora, la versione originale e restaurata dei Bagni Misteriosi di de Chirico e la ricostruzione degli ambienti della corrente dell'Arte Cinetica, oltre all'iconico "Neon per la Triennale" di Lucio Fontana. Il percorso espositivo è allestito a partire da Pellizza da Volpedo passando poi per il futurismo, da l'arte tra le due guerre all'astrattismo e dallo spazialismo e all'arte povera.
Il Castello Sforzesco risale ai tempi di Galeazzo II Visconti, che utilizzò il Castello Sforzesco come dimora nei suoi soggiorni milanesi ma anche e soprattutto come presidio militare. Oggi il Castello Sforzesco è sede dei Civici Musei e dal 1896 ospita una delle più vaste collezioni artistiche della città. Al suo interno il museo d'arte antica custodisce opere di grandissimo valore come: il Monumento Equestre a Bernabò Visconti, la Pinacoteca, la Rocchetta, la collezione di strumenti musicali tra le più grandi d'Europa, il Museo della Preistoria, il Museo Egizio e le Sale Viscontee. Nel 2015 ha aperto nelle sale dell'Antico Ospedale Spagnolo del Castello il Museo della Pietà Rondanini: un museo dedicato all'ultimo capolavoro di Michelangelo. Infine, all'interno del Castello Sforzesco hanno sede importanti biblioteche come: la biblioteca d'arte, la biblioteca trivulziana, la biblioteca archeologica e numismatica, la raccolta delle stampe di Achille Bertarelli, e la raccolta Vinciana.
Nella Pinacoteca di Brera c'è tutto lo splendore e il talento dell'arte italiana. Riconosciuta ufficialmente come parte essenziale dell'accademia di Brera nel 1803 dal segretario Giuseppe Bossi e costruita dal grande architetto Giuseppe Piermarini si trova tra le mura di un antico convento trecentesco appartenuto all'Ordine degli Umiliati, dalla volontà di Maria Teresa d'Austria. La struttura neoclassica della Pinacoteca di Brera ospita al suo interno: la biblioteca nazionale Braidense, l'osservatorio astronomico e l'orto botanico; l'istituto lombardo di scienze e lettere; la prestigiosa accademia di belle arti. L'edificio è da sempre uno dei principali istituti culturali italiani. Nell'ingresso si trova la statua bronzea di Napoleone e nelle sale espositive, troviamo opere di Raffaello, Caravaggio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Fattori e Canaletto. La Pinacoteca ospita oltre 400 opere, dal Trecento alle avanguardie che rappresentano l'affermarsi dell'arte italiana in tutto il mondo.
La Basilica di Sant'Ambrogio detta "Basilica Martyrum", dedicata al vescovo di Milano fu costruita nel 379. La basilica si compone di tre navate, due laterali ed una centrale. Il soffitto è costituito da volte a crociera a costoloni e da pilastri che conferiscono slancio e armonia. Delle decorazioni delle pareti interne rimangono alcune tarsie marmoree policrome e una transenna marmorea, appartenente probabilmente alla recinzione dell'altare dei santi martiri, recante il cistogramma con l'alfa e l'omega. Ma lo sguardo corre subito al fulcro della basilica dove si trovano: un baldacchino ornato da stucchi lombardo bizantini, un elegante luogo sostenuto da quattro colonne romane che racchiude e custodisce il capolavoro dell'arte carolingia. Eccezionalmente si sono conservati due pregiatissimi pannelli in legno della porta d'ingresso commissionata da Ambrogio. Non molto resta in Sant'Ambrogio della originaria "Basilica Martyrum", è rimaste però, il raffinato "Sarcofago di Stilicone".
La chiesa di San Maurizio al monastero maggiore è il più importante monastero benedettino femminile di Milano. Noto per il suo importante ciclo di affreschi prende il soprannome di "Cappella Sistina di Milano". Il ciclo decorativo permette di ammirare l'evoluzione della pittura lombarda. Gli affreschi che si trovano all'interno sono attribuibili ai principali protagonisti del Cinquecento: Bernardino Luini e i figli Aurelio, Paolo Lomazzo, Ottavio Semino, Callisto Piazza e Simone Peterzano. Nel chiostro oggi sede del Museo Archeologico è possibile vedere due torri romane entrambe di fine III secolo e inizi IV secolo d.C, conservate entrambe intatte fino al tetto. Dalla torre quadrata utilizzata come torre campanaria della chiesa partivano le corse dei cavalli del circo, mentre, nella torre poligonale utilizzata come cappella sarebbero stati imprigionati i primi martiri milanesi, soldati convertiti al Cristianesimo, decapitati nel 303 d.C. durante la persecuzione contro i Cristiani.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie è stata fondata nel 1463 con il contributo del conte Gasparo Vimercati. Alcuni storici ritengono che il Bramante sia stato responsabile del progetto iniziale, ma che poi, non abbia seguito i lavori veri e propri, sicuramente diretti da Giovanni Antonio Amadeo. La chiesa di Santa Maria delle Grazie è un'imponente opera architettonica, emblema della religiosità cattolica, ed è legata in modo indissolubile de all'affresco "L'Ultima Cena" del maestro Leonardo da Vinci. Nella parte più antica della chiesa, in stile gotico, si segnalano affreschi con santi e beati Domenicani realizzati da Montorfano e Butinone. La cupola presenta una decorazione a graffito e esternamente una decorazione geometrica in cotto e intonaco. Il portale marmoreo di Bramante, è decorato con stemmi sforzeschi e un fregio a medaglioni. Sul retro della chiesa si trova il chiostro piccolo detto anche "Chiostro delle Rane".